Sale. 5 vie per ridurne il consumo

sale 2L’eccessivo consumo di sale è uno dei principali imputati nello sviluppo delle malattie cardiovascolari, in particolare dell’ictus cerebrale, che passa molto spesso attraverso l’innalzamento della pressione arteriosa. L’introito di sale è stato, inoltre, associato anche ad altre malattie cronico-degenerative, quali tumori dell’apparato digerente, in particolare quelli dello stomaco, osteoporosi e malattie renali. Ecco perché ridurne il consumo è un atto doveroso che ciascuno di noi può mettere in pratica facilmente. La difficoltà principale è quella di capire come muoversi, dal momento che il sale non è solo quello che aggiungiamo ai nostri piatti, ma si trova già in moltissimi cibi, anche in quelli più insospettabili.
Il sale, a piccole dosi, è necessario al nostro organismo – ci spiegano dal Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’IRCCS Neuromed – ed infatti tutti i cibi ne contengono una certa quantità, variabile da caso a caso. Come per altri alimenti (ad esempio le bevande alcoliche) la sua totale assenza dalla nostra tavola così come il suo eccesso rappresentano le condizioni da evitare. Come dicevano i latini, in medio stat virtus. Un ennesimo elogio, insomma, alla moderazione. Ricordiamo però che il consumo ideale (3-6 grammi al giorno) rappresenta in realtà una quantità che può essere facilmente superata nell’ambito di un’alimentazione scorretta, ad esempio ricca di cibi che contengono appunto troppo sale, come gli insaccati o i formaggi stagionati. Una valida alternativa al sale è l’uso di erbe aromatiche o spezie. Basta solo fare abituare il palato. Come dieta mediterranea insegna.
Proprio per aumentare la consapevolezza dei cittadini sull’importanza di consumare sale in moderazione, la World Action on Salt and Health (WASH) ha riproposto la Settimana Mondiale per la Riduzione del Consumo di Sale dedicata proprio a questo tema.  La campagna, organizzata in tutto il mondo, si svolgerà dal 12 al 18 marzo prossimi per sensibilizzare i consumatori sulle modalità pratiche per la riduzione del consumo di sale. Vengono indicate 5 vie per ridurre il consumo di sale ai valori indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di 5 grammi al giorno.

1. Scola e sciacqua verdure e fagioli in scatola e mangia più frutta e verdure fresche
2. Prova a diminuire gradualmente l’aggiunta di sale ai tuoi piatti preferiti, il tuo palato si adatterà al nuovo gusto
3. Usa erbe, spezie, aglio e limone al posto del sale per aggiungere sapore ai tuoi piatti
4. Metti il sale e le salse salate lontano dalla tavola, così i ragazzi non prenderanno l’abitudine di aggiungere sale
5. Controlla le etichette dei prodotti alimentari prima di acquistarli, ti aiuteranno a scegliere quelli a minor contenuto di sale.

Obiettivo di WASH è anche quello di incoraggiare le aziende alimentari multinazionali a ridurre il sale nei loro prodotti e a sensibilizzare i Governi sulla necessità di una ampia strategia di popolazione per la riduzione del consumo alimentare di sale. Se da un lato sta aumentando la consapevolezza nella popolazione che un’alimentazione troppo ricca di sale nuoce alla salute, dall’altro è anche diffusa l’errata opinione che una particolare attenzione al suo consumo debba essere riservata soltanto all’età senile. È invece fondamentale limitare l’introito di sale in tutte le età al fine di limitarne gli effetti sulla nostra salute. L’obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) è di ridurre del 30% l’introito di sale entro il 2025.

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