SCLEROSI MULTIPLA. RIPENSARE ALLA PROPRIA VITA

sclerosiLa Sclerosi Multipla, una malattia cronica che coinvolge il sistema nervoso centrale e che colpisce in Italia circa 113.000 uomini e donne e in Molise più di 550 persone. La sclerosi multipla, compromettendo le funzioni sensoriali, motorie, cognitive e, rappresenta la seconda causa di disabilità tra i giovani adulti. La diagnosi, infatti, arriva generalmente (nel 74% dei casi) tra i 20 e i 40 anni, fasi chiave della vita per lo studio, la progettualità, l’inizio di un’attività lavorativa o di una relazione di coppia. Per questo, affrontare oggi la sclerosi multipla significa avere molte domande, non solo relative alla terapia ma anche riguardanti la vita di tutti i giorni e le prospettive future.

 “A seguito della diagnosi di sclerosi multipla – spiega Prof. Diego Centonze, direttore Unità Operativa di Neurologia dell’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed I.R.C.C.S. – la costante incertezza dell’evoluzione della patologia, il senso di impotenza, i controlli periodici e la disabilità fisica percepita pongono la persona in una condizione di stress rilevante. Disturbi come ansia e depressione, infatti, tendono ad avere una prevalenza superiore nelle persone con SM, circa 36-53%, rispetto al 16% del resto della popolazione. Per questo motivo, nel nostro centro, vogliamo offrire alle circa 1.200 persone con SM che seguiamo ogni anno un servizio multidisciplinare che metta al centro le loro necessità, non limitandoci solamente a quelle di natura clinica.”

Doctor studying an MRI scan of the Brain

Ma che cosa significa ripensare alla propria vita in questi casi? Ne parliamo con lo psicologo Mariano Fischetti. “Dobbiamo immaginare, quando parliamo di Sclerosi Multipla, un paziente che deve riconsiderarsi. Fare un punto e a capo perché “finisce la vita da soggetto sano” per intraprendere una nuova vita con questa patologia. Questo significa tirarsi su le maniche e convivere con una malattia che è cronica quindi riadattare il proprio stile di vita per poterlo condurre nel miglior modo possibile nonostante la malattia e con la malattia. Ciò significa vivere comunque al meglio esattamente come ho fatto ieri ma con una caratteristica che mi distingue oggi.”

Anche i fattori cosiddetti “ambientali” sono da considerare quando parliamo di Sclerosi Multipla. “I fattori ambientali – spiega la dottoressa Roberta Fantozzi, Neurologa del Centro Sclerosi Multipla IRCCS Neuromed – incidono su quella che è probabilmente una predisposizione genetica alla malattia. Sappiamo che una corretta alimentazione potrebbe in qualche modo agire in senso positivo sulla storia naturale della malattia e migliorare il decorso della stessa. L’obesità, soprattutto in età adolescenziale nelle ragazze, può essere un fattore fortemente favorente la comparsa di malattie autoimmuni e quindi nel caso specifico la sclerosi multipla. Sappiamo come il fumo determini, oltre ad un danno tossico diretto sulla cellula nervosa, è sicuramente anche un fattore che promuove tutti quei fenomeni di autoimmunità che alla fine sono alla base delle malattie autoimmuni. È chiaro quindi che è sempre più importante intervenire per correggere queste abitudini di vita scorrette, dannose per tutti ma sicuramente ancora di più dive ci fosse una predisposizione a disordini del sistema immunitario”.   

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