PARTORIRE SENZA DOLORE. SI PUO’ CON LA PARTO-ANALGESIA

partorire-1217Offrire una speranza concreta alle donne di poter partorire naturalmente senza dolore e, allo stesso tempo, favorire la riduzione delle percentuali di tagli cesarei non necessari. A questo mira l’attività della Casa di Cura Villa dei Platani, Gruppo Neuromed, che da anni, quasi 20, offre alle future mamme la possibilità di effettuare la parto-analgesia. Un risultato raggiunto dopo tanti anni di ricerche e di impegno che ha portato la clinica di Avellino a raggiungere i primi posti delle classifiche degli Istituti sanitari con basso tasso di tagli cesarei. Sì perché il Ministero della salute, a seguito dell’innalzamento della percentuale di cesarei non necessari, aveva posto un freno a tale pratica, spesso disattesa soprattutto al sud e in Campania.

“Il travaglio – parto in analgesia – spiega il dottor Sergio Pascale, Primario di anestesia, rianimazione e terapia del dolore Villa Dei Platani Malzoni – è l’obiettivo di ogni reparto di ostetricia e speranza della gran parte delle donne italiane. La parto-analgesia ben condotta ha consentito nel tempo di abbassare la percentuale di tagli cesarei soprattutto in relazione al fatto che molti di essi venivano richiesti dalle donne per non soffrire durante il parto. Non esiste errore più grosso di questo perché comunque il taglio cesareo è un intervento chirurgico importante.”

“Anche in questo caso purtroppo il sentito dire – afferma poi la dottoressa Annamaria Malzoni, ginecologa della Clinica Villa dei Platani – amplifica le paure e le ansie che per alcuni aspetti potrebbero essere fisiologiche. Con tale pratica è possibile intervenire in maniera medica al minimo assicurando soprattutto una serenità alle donne perché secondo me il travaglio può essere affrontato da chiunque, a meno che non ci siano delle indicazioni ostetriche specifiche, se viene eliminato il principale problema che è il dolore.”

Un approccio multidisciplinare, che possa amalgamare le figure dell’anestesista, del ginecologo e dell’ostetrica, risulta essenziale per assicurare serenità e la migliore assistenza alle pazienti. Non esiste un servizio di parto-analgesia fatto da anestetisti o da ginecologi. È un tutt’uno. Un lavoro di equipe.

È proprio questa sinergia il punto centrale del parto in analgesia: un collegamento diretto tra ginecologi, ostetriche e anestesisti. Quali sono, poi, le buone pratiche da seguire per una parto-analgesia corretta? “L’analgesia si applica all’inizio del travaglio, – spiega Carmine Malzoni, ginecologo e Presidente della Casa di Cura Villa dei Platani di Avellino – in perfetta simbiosi con le ostetriche, con il ginecologo che stabilisce quando si deve fare e con l’anestesista che partecipa all’evento. L’insieme di queste professionalità riesce a garantire alla donna un travaglio sereno. Se il parto in analgesia viene fatto negli ultimi minuti del travaglio esso è assolutamente inutile. La cattiva informazione, poi, non aiuta.”

Related Posts