L’olio d’oliva è l’unico degli alimenti grassi che deriva da un frutto, e proprio questo aspetto gli conferisce particolari proprietà salutistiche e gastronomiche. L’extravergine di oliva è costituito per la maggior parte da una molecola grassa che contiene acido oleico in larga percentuale. Presenta inoltre un rapporto ottimale tra acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi. Queste caratteristiche biochimiche fanno sì che l’olio d’oliva sia ben digeribile, inibisca la secrezione acida dello stomaco, stimoli la secrezione del pancreas, favorisca l’assorbimento del calcio e l’accrescimento delle ossa lunghe. Ma come la mettiamo con le calorie? “Anche qui la moderazione è la chiave di lettura giusta – ci dicono dal Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione Neuromed i cui ricercatori hanno studiato a lungo la Dieta mediterranea e le sue proprietà per la salute – Un uso moderato non solo non fa nulla di male, ma fa bene. Al cuore principalmente.”
Uno studio spagnolo, infatti, condotto su oltre settemila persone risulta che il consumo di olio extravergine di oliva è associato ad una riduzione importante del rischio cardiovascolare. “Merito, probabilmente, dei polifenoli – continuano i ricercatori Neuromed – potenti antiossidanti contenuti in alcuni tipi di piante e vegetali che da tempo di sono rivelati un prezioso alleato della nostra salute. Ma la straordinaria ricchezza dell’olio extravergine di oliva non sta solo nel suo contenuto in polifenoli antiossidanti, bensì anche nella presenza di acido oleico, un acido grasso che è più buono per la salute rispetto ad altri acidi grassi come quelli polinsaturi presenti nel pesce e nei semi vegetali o quelli saturi presenti nella carne e nei suoi derivati.”
Un ultimo studio dell’Hospital del Mar Medical Research Institute, a Barcellona, pubblicato sulla rivista Circulation ci dice, poi, che bastano quattro cucchiai di olio al giorno per migliorare gli effetti protettivi per il cuore del colesterolo ‘buono’ (Hdl), cosa che riduce il rischio di malattie cardiache e ictus.
Gli studiosi hanno preso in esame 296 persone considerate a rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari, che partecipavano a uno studio denominato Prevención con Dieta Mediterránea. L’età media era di 66 anni ed è stata assegnata loro da seguire per un anno una dieta scelta tra tre diverse. La prima era una dieta mediterranea tradizionale arricchita da quattro cucchiai al giorno di olio di oliva, meglio se extravergine, la seconda una dieta mediterranea tradizionale integrata giornalmente con una manciata di noci e la terza una dieta ‘di controllo’ che conteneva una quantità ridotta di carne rossa, latte e formaggi ad alto contenuto di grassi, alimenti trasformati e dolci.
Dai risultati è emerso che nessuna delle diete aumentava i livelli di colesterolo buono (Hdl) ma entrambe quelle mediterranee ne hanno migliorato le funzioni. I progressi sono stati migliori in coloro che avevano seguito la dieta con olio extravergine di oliva. In particolare, a migliorare era l’effetto di contrasto alla formazione di placche nelle arterie e la capacità vasodilatatoria, con vasi sanguigni più ‘rilassati’.