L’ictus cerebrale (anche chiamato “stroke” dalla terminologia Inglese) è uno dei più gravi problemi sanitari e assistenziali in Italia. È causato dall’improvvisa chiusura o rottura di un vaso cerebrale e dal conseguente danno alle cellule del cervello. La sua caratteristica principale è la comparsa improvvisa, solitamente senza dolore; solo nell’emorragia cerebrale è spesso accompagnato da mal di testa. Non sottovalutare i sintomi è il primo passo verso un intervento tempestivo, e quindi più efficace. Agire immediatamente chiamando il 118.
Le due tipologie di ictus sono completamente diverse tra loro, ma entrambe legate al fattore tempo. Per l’ictus ischemico un punto di svolta importante arrivò nel 1995, quando si cominciò ad usare, inizialmente negli Stati Uniti e poi anche in Europa, la cosiddetta terapia trombolitica, capace di sciogliere i coaguli sanguigni. Significa far tornare a circolare il sangue nell’area colpita, e prima lo si fa, minore sarà il danno per i neuroni.
Solo nelle strutture dedicate (“Stroke Unit”) è possibile, al momento, eseguire una terapia trombolitica per l’Ictus ischemico entro 4 ore e mezza dall’inizio dei sintomi. E’ lì il traguardo di questa corsa contro il tempo, per la salute del cervello. La Stroke Unit del Neuromed vede un team di medici ed infermieri interamente dedicato a diagnosticare con precisione, valutare lo stato del paziente e decidere il tipo di intervento. Unica in Molise ad avere una organizzazione profondamente integrata e multidisciplinare, collabora anche con una unità chirurgica disponibile 24 ore su 24.
I segnali d’allarme
Riconoscere quei segnali che possono indicare un ictus diventa un momento cruciale nel limitare i danni che il cervello potrà subire. E’ importante sapere che la caratteristica principale dei sintomi di un ictus è la loro comparsa improvvisa.
- Insensibilità o debolezza del volto o di uno degli arti, specialmente se da un solo lato
- Stato confusionale o impossibilità a comprendere quello che le persone dicono
- Difficoltà a parlare
- Problemi alla vista di uno o entrambi gli occhi
- Difficoltà nel camminare o nel rimanere in posizione eretta
- Mal di testa improvviso, molto forte e mai provato prima
A volte questi sintomi compaiono solo per alcuni minuti, poi scompaiono completamente. Si parla in questi casi di attacchi ischemici transitori (TIA), molto importanti in quanto rappresentano un campanello d’allarme che richiede un consulto medico immediato, con eventuale ricovero.
Il rischio
Il rischio di essere colpiti da ictus cerebrale dipende sia dalla nostra genetica (che non possiamo modificare), sia da altri fattori che possiamo invece tenere d’occhio e controllare:
- Pressione arteriosa elevata, con valori superiori a 140 mmHg di massima e/o 90 mmHg di minima
- Valori elevati di glicemia a digiuno: Superiore a 110 mg/dl – Diabete (superiore a 126 mg/dl)
- Colesterolo totale elevato: Colesterolo LDL (“cattivo”) alto – Colesterolo HDL (“buono”) basso
- Fumo
- Eccessivo consumo di alcol
- Inattività fisica
- Obesità
- Fibrillazione atriale
La prevenzione
- Non fumare, o se si è fumatori smettere subito
- Praticare quotidianamente attività fisica moderata
- Controllare il peso corporeo
- Limitare l’assunzione di alcol (se non controindicato del tutto, per l’uomo massimo due bicchieri di vino o due lattine di birra al giorno, per la donna le dosi vanno dimezzate)
- Avere uno stile alimentare sano, limitando il consumo di grassi e condimenti di origine animale e prediligendo pesce, frutta, verdura, cereali integrali e legumi. In pratica, la Dieta mediterranea
- Limitare il sale a tavola
- Effettuare con regolarità controlli medici dedicati alla prevenzione cardiovascolare, soprattutto pressione arteriosa, glicemia, colesterolo
- Se si è affetti da fibrillazione atriale, una condizione che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, è fondamentale seguire scrupolosamente le raccomandazioni del proprio medico