C’è chi consiglia una dieta drastica dopo. C’è invece chi la fa prima, la dieta, al fine di poter mangiare liberamente durante le feste. In un modo o nell’altro quella della grande “abbuffata” durante le festività natalizie tocca proprio la maggior parte degli italiani portando, spesso, ad un forte senso di colpa per quella pancetta difficile da “digerire”. Prendere parte a succulenti banchetti non deve essere visto come un peccato capitale soprattutto se ad essi leghiamo il senso della misura e dell’equilibrio. Il nostro Paese è la patria dell’alimentazione mediterranea; anche a Natale dunque facciamo prevalere le tradizioni del “bel paese”, quelle dei nostri nonni, che tanto fanno bene alla salute. A spiegarcelo è il professor Giovanni de Gaetano, responsabile del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. Neuromed.
“La Dieta Mediterranea è un’abitudine di vita. – spiega il ricercatore – Dieta infatti è un termine improprio perché quello che conta è un’attitudine che noi abbiamo durante tutto l’anno. Questa attitudine deve essere legata alla moderazione. La cosiddetta “abbuffata” di Natale o di Capodanno si può fare, infatti, purché resti un fatto isolato.”
Ma cosa bisognerebbe mangiare per cercare di apportare anche nutrienti che possano preservare la nostra salute? “bisognerebbe prediligere il pesce, – continua de Gaetano – una volta si mangiava il famoso capitone, le verdure, le insalate anche come quella che viene servita al Sud cioè la cosiddetta “insalata di rinforzo” come si dice a Napoli. Andrebbe moderata in particolare l’assunzione di cibi fritti di qualunque tipologia.”
Se a tutto ciò, poi, accostiamo qualche passeggiata e quindi un po’ di attività fisica potremmo davvero arginare gli effetti delle feste. L’importante, proprio come ci dice il professor de Gaetano e che “se l’alimentazione non deve diventare un farmaco, non deve neanche diventare un qualcosa di cui andarci a confessare il giorno dopo”.