Il 35% delle persone riferisce di non dormire a sufficienza, eppure la maggior parte dei disturbi del sonno è prevenibile e curabile. L’obiettivo principale, pertanto, è quello di promuovere una corretta prevenzione, richiamando l’attenzione su quei fattori modificabili che possono migliorare la qualità del sonno e ridurre il peso della fatica e della sonnolenza diurna.
Una migliore comprensione di queste condizioni, insieme ad un maggiore impegno nella ricerca in questo settore, può contribuire a ridurre l’onere dei disturbi del sonno sulla società. Ce lo dice anche la WASM (World Association of Sleep Medicine) che, in occasione del World Sleep Day del 17 marzo 2017, ha lanciato il messaggio: Sleep Soundly, Nurture Life! (Dormi in modo sano, nutri la tua vita!). Individuare le ragioni per cui il sonno è di bassa qualità o magari è poco, significa vivere in salute. E bisogna ricordare che circa il 22% degli incidenti d’auto sono causati proprio dalla sonnolenza di chi guida, spesso conseguenza di un sonno poco ristoratore.
“Diversi sono i disturbi legati al sonno – spiega il Dr. Giuseppe Vitrani del Centro per la diagnosi e la cura dei disturbi del Sonno dell’I.R.C.C.S. Neuromed – Tra i più comuni ricordiamo l’insonnia, la sindrome delle gambe senza riposo, il russamento con apnee notturne, alcune forme di parasonnia. Tutte queste condizioni, alterando la capacità di rimanere svegli durante il giorno. Dormiamo per almeno un terzo della nostra vita, non solo per ricaricarci di energie ed essere efficienti il giorno successivo, ma anche per mantenere in esercizio i nostri circuiti cerebrali e consolidare la memoria”.
“Per essere ristoratore il sonno – continua Vitrani – deve basarsi su 3 parametri fondamentali: 1)durata: le ore di sonno devono essere sufficienti a garantire un riposo utile all’attività del giorno seguente; 2)continuità: i cicli del sonno devono essere stabili, in quanto una frammentazione dell’architettura del sonno può alterarne la qualità; 3)profondità: il sonno deve essere sufficientemente profondo da risultare rigenerante e ristoratore”. E’ proprio quando cominciamo ad avvertire qualcosa di strano nel nostro sonno, che bisogna rivolgersi ad uno specialista. “L’insonnia non è una vera e propria malattia, – spiega Vitrani, – ma può essere un sintomo di svariate condizioni patologiche, oppure secondaria a particolari situazioni familiari o ambientali. Ne soffre circa il 10-15% della popolazione generale e ne sono più colpite le donne.
Altro frequente e comune disturbo è il russamento. Colpisce il 50% degli uomini ed il 30% delle donne fra i 40 ed i 60 anni. Ad ognuno di noi può capitare di russare di tanto in tanto, ma se il fenomeno si presenta di frequente può influenzare la qualità del sonno. “Il russamento, associato a pause respiratorie più o meno lunghe, potrebbe celare una Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno, che va rapidamente diagnosticata e trattata, e mai sottovalutata.”.
In questo complesso campo l’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli è fortemente impegnato grazie al suo Centro per la Diagnosi e la Cura dei disturbi del Sonno, una struttura dedicata a diagnosticare e trattare le principali patologie legate all’argomento. Il Centro è dotato di strumentazioni avanzate come esami dinamico-ambulatoriali con strumenti portatili (Actigrafia, Polisonnografia dinamica ambulatoriale, Monitoraggi ambulatoriali con parametri cardio-respiratori) e può servirsi di ambienti dedicati per l’esecuzione di esami polisonnografici diurni e notturni con video-monitoraggio. Inoltre l’approccio multidisciplinare al paziente nel suo percorso assistenziale è garantito anche da un servizio di Day Hospital che permette un facile accesso a consulenze di tipo otorinolaringoiatrico, cardiologico e psichiatrico.