In Italia circa un milione di persone sono affette da demenza: 600 mila colpite da Alzheimer e 250 mila dal morbo di Parkinson. Ci sono poi le patologie neurodegenerative come la Sclerosi multipla (68mila malati) e la Sclerosi laterale amiotrofica (3.500 casi). Le malattie che coinvolgono il sistema nervoso, secondo la Società Italiana di Neurologia, sono le più diffuse nel mondo occidentale, avendo superato i disturbi cardiovascolari e le neoplasie. E trattandosi di malattie in costante aumento, soprattutto a causa dell’invecchiamento della popolazione, appare quanto mai necessario potenziare la risposta assistenziale. L’allarme dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: “Se non si interviene con urgenza su scala globale, i problemi neurologici diventeranno una minaccia per la salute pubblica”. In questo campo è particolarmente preziosa l’attività di ricerca traslazionale, fiore all’occhiello dell’Istituto Neuromed di Pozzilli.
“Grazie alle nostre tecnologie avanzate, i risultati dei laboratori scientifici – assicura Edoardo Romoli, Direttore sanitario dell’IRCCS Neuromed – raggiungono nel più breve tempo possibile i pazienti ricoverati o sotto osservazione ambulatoriale. L’Irccs ha nella ricerca traslazionale uno dei suoi principali punti di forza. L’unione tra la ricerca scientifica e le applicazioni cliniche rappresenta, come evidenziato da studi condotti in tutto il mondo, un grande vantaggio per i pazienti”.
Nell’Istituto Neurologico Mediterraneo in provincia di Isernia, dove si fondono ricerca, clinica e formazione, vengono effettuati ogni anno più di 7.500 ricoveri e oltre 300mila prestazioni ambulatoriali. Quasi duemila gli interventi di neurochirurgia eseguiti nell’arco dei 12 mesi, quaranta dei quali riguardano una tecnica estremante sofisticata: la terapia chirurgica dell’epilessia.
“Il nostro Istituto – aggiunge il dottor Romoli – è un centro di riferimento internazionale nel campo dell’epilessia, della chirurgia dei tumori cerebrali e spinali e della neuroriabilitazione. Abbiamo reparti per la cura dell’Alzheimer, del Parkinson, della Sclerosi Multipla e di tutte le patologie degenerative, tutte in rapido aumento con un carico di sofferenza per il paziente, per la sua famiglia oltre che per il sistema Sanitario Nazionale, a volte insostenibile. Per i nostri cinque apparecchi per risonanze magnetiche, un reparto di Medicina Nucleare molto attrezzato e laboratori di ricerca e genetica molecolare molto avanzati, quattro pazienti su 5 provengono da Lazio, Campania e Abruzzo, confermando Neuromed punto di riferimento per la salute del Centro e del Sud Italia. Non a caso, per ridurre le liste di attesa, tutte le attività sono costanti, sabato e domenica compresi, e fino a tarda sera”.