Il professor Luigi Frati, Direttore Scientifico dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS) è tra i firmatari di un appello contro il pericolo di ingerenze da parte dell’industria del tabacco verso il dibattito scientifico. Ricordando che il fumo è responsabile di 7 milioni di morti all’anno nel mondo, i sottoscrittori del documento si impegnano a non accettare alcun finanziamento da parte delle compagnie del tabacco e a non coinvolgere le stesse aziende in sedi di dibattito scientifico, come ad esempio l’organizzazione di congressi.
Per contrastare l’epidemia del tabacco, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha istituito nel 2003 la convenzione quadro sul controllo del tabacco (FCTC-WHO). Uno degli articoli di questo trattato (articolo 5.3) è diretto specificamente ad evitare l’influenza dell’industria del tabacco sulla decisione delle politiche da adottare in ogni paese. Visto l’inconciliabile conflitto tra gli interessi dell’industria e quelli di salute pubblica, è di primaria importanza che gli enti istituzionali, ospedali, università, e società scientifiche italiane non coinvolgano né invitino le compagnie del tabacco a dibattiti medici o congressi scientifici nazionali.
Le società scientifiche, le istituzioni, le professioni sanitarie, le organizzazioni ordinistiche e gli esperti che sottoscrivono questo documento si impegnano a:
- non accettare alcun compenso o finanziamento, diretto o indiretto, da parte delle compagnie del tabacco;
- non coinvolgere ad alcun titolo le compagnie del tabacco in sedi di dibattito scientifico;
- condurre attività di advocacy verso altri attori in ambito di lotta al tabagismo affinché aumenti la consapevolezza delle conseguenze riprovevoli di una connivenza tra comunità scientifica e industria del tabacco.